Finanziamenti a fondo perduto per potenziare rete raccolta differenziata e impianti trattamento e riciclo
PNRR. Dal MiTE investimenti per 2,6 miliardi per impianti di gestione dei rifiuti, efficientamento e progetti di economia circolare.
Fra le risorse, previste 600 milioni per la realizzazione di progetti faro di economia circolare per rafforzare e implementare le filiere industriali strategiche e sopperire alla scarsità di materie prime il cui consumo avviene per il 65% proprio nelle città.
Il ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato i decreti con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili.
In particolare verranno finanziati progetti che favoriranno una maggiore resilienza e indipendenza del sistema produttivo nazionale, contribuendo, altresì, al raggiungimento degli obiettivi di economia circolare, incremento occupazionale e impatto ambientale.
Progetti “faro” di Economia circolare
Le imprese potranno presentare, anche attraverso l’organizzazione in forma di distretti circolari, progetti per potenziare la rete di raccolta differenziata e per ammodernare/realizzare gli impianti di trattamento e riciclo relativi a 4 diverse linee di intervento:
- Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), comprese pale eoliche e pannelli fotovoltaici;
- carta e cartone;
- rifiuti tessili;
- plastiche, compresi in quest’ultimo caso i progetti per il riciclo chimico.
Entità e forma dell’agevolazione
Per ciascuna linea saranno disponibili al massimo 150 milioni di euro. Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto.
L’ammontare del contributo non potrà superare il 35 % dei costi ammissibili; esso potrà essere aumentato di 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese e di 10 punti percentuali per gli aiuti concessi alle medie imprese.
Soggetti beneficiari
I destinatari delle risorse sono:
a) le imprese che esercitano in via prevalente le attività un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi , comprese le imprese artigiane di produzione di beni;
b) le imprese che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alla precedente lettera a)
Tipologia di interventi ammissibili
Linea d’intervento 1: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
Linea d’intervento 2: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
Linea d’intervento 3: realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, “Plastic Hubs”), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter);
Linea d’intervento 4: infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.
Scadenza
Per tutte e 4 le tipologie di intervento: 12 febbraio 2022.
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