Attualmente per sostenere gli investimenti in agricoltura sono in vigore le seguenti misure: Credito d’imposta, Nuova Sabatini e Credito del Mezzogiorno. Analizziamo nel dettaglio quali caratteristiche devono avere le imprese e le macchine agricole per poter beneficiare degli incentivi.
1) CREDITO D’IMPOSTA – 50% DI CONTRIBUTO A COMPENSAZIONE TRIBUTI
Il credito d’imposta è una nuova misura di agevolazione fiscale per investimenti in macchinari agricoli molto più interessante che sostituisce il precedente super e iperammortamento. Il nuovo credito d’imposta per il 2021 prevede un contributo pari al:
– 50% dell’investimento per macchine agricole con tecnologia 4.0
– 10% dell’investimento per tutte le altre macchine agricole.
L’obiettivo del nuovo Credito d’imposta è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0.
CHI PUÒ ACCEDERE? Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio nazionale, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Qui bisogna fare una distinzione:
– Rientrano tra i beni ordinari e possono godere del contributo del 10%, tutte le macchine agricole nuove, indipendentemente dal loro livello tecnologico;
– Rientrano tra i beni 4.0 e possono godere del contributo del 50%, solo le macchine agricole dotate di tecnologia 4.0
Per quanto riguarda i trattori e le mietitrebbie, le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0 sono le seguenti 2:
– Telematica con funzione di trasferimento dati
– Sistema di guida automatica – idraulica o con motorino elettrico al volante
Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.
COME FUNZIONA Per poter accedere al credito d’imposta per i beni 4.0, l’azienda è tenuta a produrre un’autocertificazione in caso di investimento inferiore a 300.000 euro, o una perizia tecnica giurata in caso di investimento superiore a 300.000 euro, attestanti che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo tra i beni 4.0.
E’ possibile usufruire del credito in 3 anni, in quote di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello di entrata in funzione della macchina.
Inoltre, per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, l’utilizzo del credito d’imposta per gli investimenti ordinari può avvenire in un’unica quota annuale.
LE SCADENZE Il credito d’imposta si può utilizzare per gli investimenti effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2025 per i beni 4.0, e fino al 31 dicembre 2022 per i beni generici non 4.0.
2) NUOVA SABATINI – 10% DI CONTRIBUTO SUGLI INTERESSI ANCHE SU FINANZIAMENTI A TASSO ZERO
Si tratta di una misura volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali. L’incentivo è un contributo a parziale copertura degli interessi pagati sul finanziamento, che equivalgono ad un risparmio sul valore dell’investimento pari a:
– 7,7% su macchine agricole ordinarie;
– 10% su macchine agricole 4.0;
– 15,4% su macchine agricole 4.0 per le micro e piccole imprese ubicate nelle regioni del SUD.
Una delle novità riguarda la possibilità di erogare il contributo in un’unica soluzione indipendentemente dall’importo del finanziamento. L’obiettivo del contributo “Nuova Sabatini” è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0. Si rivolge a tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dal settore economico in cui operano. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) a patto che siano NUOVI investimenti e non SOSTITUZIONI del parco esistente.
Il NUOVO investimento deve essere finalizzato con un finanziamento dalla durata massima di 5 anni e il bene oggetto di contributo non può essere alienato prima di 3 anni di utilizzo.
3) CREDITO D’IMPOSTA PER IL MEZZOGIORNO – 45% DI CONTRIBUTO A COMPENSAZIONE TRIBUTI
Un ulteriore incentivo all’acquisto di macchine agricole nel 2021 è rappresentato dal Credito del Mezzogiorno, per le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Il CONTRIBUTO Il credito d’imposta prevede un contributo pari al:
– 45% per le piccole imprese;
– 35% per le medie imprese;
– 25% per le grandi imprese.
Il contributo è utilizzabile esclusivamente in compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, mediante Entratel o Fisconline. Il Credito del Mezzogiorno è cumulabile sia con la misura del credito d’imposta 2021 sia con Nuova Sabatini. L’obiettivo del contributo è quello di supportare e incentivare le imprese che investono nel Mezzogiorno.
CHI PUÒ ACCEDERE? Possono accedere al Credito del Mezzogiorno le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione a prescindere dal settore economico.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) che siano: strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale, inoltre devono essere beni nuovi. Sono agevolabili anche i beni acquisiti tramite leasing.
LE SCADENZE Il Credito del Mezzogiorno è applicabile su investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022.
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